Angelo Borgese

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Opere

Esposizioni

PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI

2008 “Sicily” Galleria 23^, Cattolica (Rn)
2004 “Facci cu facci” Galleria Rosini Arte Contemporanea, Rimini
2003 “Cambio Pelle” Palazzo di Città, Pennabilli (Ps)
2002 “Friscura” Museo Arte Contemporanea, R.S.M.
2002 “Scatole e Dipinti” Galleria Tornabuoni, Firenze
2001 “Teatro dei Misteri” Centro espositivo delle Erbe, Carrara (Ms)
2000 “Carte Cinesi” Galleria Percorsi d’Arte 90, Venezia a cura di Giandomenico Semeraro
2000 “Angelo Borgese – Teatro dei Misteri” Castello degli Agolanti, Riccione (Rn)
1999 “Teatro dei Misteri” – Premio Riccione Teatro, Riccione (Rn)
1998 “Opere su carta 1996-1998” Galleria il Ponte, Firenze
1998 “Immagini scritte” Caffèscuro, Gabicce (Ps)
1997 “Carte e disegni” Castello del Vescovo, Arceto (Re) a cura di Stefono Gualdi
1996 “Cellulosa pura” Galleria Rosini, Riccione (Rn)
1996 “Sotterranea” Palazzo Lazzarini, Pesaro
1995 “Amori avuti, amori perduti” Atelier Lorena Albisani, Firenze
1994 “Opere su carta” Galleria il Ponte, Firenze

PRINCIPALI MOSTRE COLLETTIVE

2006 “Stanze segrete” Il Conventino, Monteciccardo (Pu) a cura di Giandomenico Semeraro
2005 “Passeggiate in studio” Montecolombo (Rn)
2004 “Premio Morlotti” Imbersago (Co)
2004 “Tutte storie” Gemmano (Rn)
2004 “Riparte” Roma
2003 “Contemporanea” Arte Fiera, Forlì
2002 “Contemporanea” Arte Fiera, Forlì
2002 “Trentennale di Grafica” Accademia di Belle Arti di Urbino
2002 “Opening” Spazio R.M.12 – Galleria Rosini, Rimini
2001 “Associazione M.a.r.e.” Galleria Rosini, Riccione (Rn)
1999 “L’arte di vendere l’arte” Galleria d’arte contemporanea, Catania
1999 “Riparte” Roma
1999 “Alle porte dell’era d’oro” Rocca Malatestiana, Montefiore (Rn)
1999 “Premio Morlotti” Imbersago (Co)
1998 “Seconda biennale di arte e vino” Teatro comunale di Monforte d’Alba
1998 “Trent’anni dell’Accademia di Belle Arti 1967-1997” Urbino (Pu)
1997 “Poesia visiva” Mantova
1997 Realizza una xilografia per un libretto d’autore in collaborazione con la poetessa M.G. Zamparini e le edizioni Pulcinoelefante di Milano
1996 “Orizzonti d’Europa” UNDP Nazioni Unite, Comune di Tassullo (TN)
1996 “Restate all’erta” Chiostri Benedettini di San Pietro, Reggio Emila a cura di Stefano Gualdi
1996 “Officina Riminese” Palazzo Lettimi, Rimini
1996 “Esposizione di carte” Castello di Belgioioso (Pv)
1996 “Vicolo Gioia” Galleria Raffaelli, Rimini
1996 “Esposizione Internazionale di grafica di Seoul” Corea
1995 “Ama l’Arte”, Castello di Ama, Siena a cura di Giandomenico Semeraro
1994 “In-personale” Musei Comunali, Rimini
1993 “Percorsi” Galleria Il Cortile, Catania
1992 “Immaginaria ’92” Milano
1992 “Incontri e Scontri” Acireale (Ct)

Biografia

Angelo Borgese nasce a Catania il 02/04/1966. Si diploma all’istituto d’Arte di Catania nel 1986 e nel 1990 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Urbino.

Le principali caratteristiche del lavoro di Angelo Borgese vanno ricercate soprattutto nelle sue origini siciliane. Certi personaggi della sua Catania, il gusto dei fruttivendoli nell’esporre le loro arance, limoni, olive e pomodori in una tipica armonia di colori, i contadini che sapevano decorare con immagini della loro tradizione i carretti di legno, le selle degli asini od i portelli dei piccoli carri-trasporto. È da questo che nasce il suo grande slancio verso la decorazione, caratteristica essenziale di ogni suo lavoro

“Penso al mio lavoro come a quello di un artigiano con i gesti di mani che si muovono in maniera ripetitiva e tramandata. Questo significa sgombrare quella parte della mente colta ed istruita ed operare solo manualmente”.

La pittura di Angelo Borgese nasce dall’utilizzo di diversi materiali, ma il supporto primo è sempre la carta: di cellulosa pura, di riciclo, di fattura artigianale o da imballo, vecchie carte da pareti o dipinti cinesi scovati in qualche mercatino. Sono carte di tutti i tipi che si amalgamano e si trasformano con graffi, incisioni, strappi e colori ad olio, chine e matite, legni intagliati, vecchie sete, ceramiche o moduli prestampati. E la carta ed i moduli ripetuti di forme geometriche vanno a costruire le sue decorazioni.”Alla fine e solo alla fine, inserisco una figura che cerca una propria collocazione all’interno del lavoro”. Altro elemento importante del suo lavoro è il racconto. Sulla stessa superficie possono coesistere immagini molto differenti l’una dall’altra, dipinte in modo diverso anche perché con natura e valenze diverse.

“È come se sulla superficie del lavoro mi ritagliassi delle finestrelle da aprire, nelle quali inserire delle storie. Apparentemente questo potrebbe creare una stonatura della totalità dell’opera. È come quando fai un discorso con un amico e dici cose ma ne pensi altre… la mente corre veloce… e così queste storie dentro queste finestre raccontano tante storie e pensieri che si susseguono uno all’altro, così nell’opera come nella vita”.

“Il mio lavoro nasce a strati. Così come i pensieri e le mie esperienze, così come i gesti acquisiti dall’artigiano. Ogni cosa si accumula sull’altra e l’esperienza più nuova non cancella la precedente, anzi la riscopre investendola di nuovo valore… così sono i miei supporti attaccati uno sull’altro, colori diversi, materiali diversi… ma quello che resta sotto non è stato dimenticato e ricollegandoci al discorso di prima, come se fossero delle finestrelle, vado a raschiare o a strappare o ad aprire degli spazi e scopro una nuova storia. Ed anche se so esattamente cosa ho lasciato sotto, è ogni volta una sorpresa”.